L’estate 2017 del Marina d’Arechi è salva. Lo stabilimento balneare realizzato sulla spiaggia “apparsa” presso il porto turistico di Agostino Gallozzi, infatti, potrà funzionare regolarmente per la durata di questa stagione balneare. A stabilirlo sono stati i giudici della seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale – sezione di Salerno (presidente Francesco Riccio, consigliere Giovanni Sabbato, consigliere Ezio Fedullo) che hanno accolto la richiesta di istanza cautelare presentata dal Marina d’Arechi di Agostino Gallozzi, confermando quanto stabilito dalla precedente decisione monocratica di inizio luglio. Il prossimo passaggio è previsto il 13 settembre, data prescelta dai magistrati amministrativi per la discussione del merito in camera di consiglio. Il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento impugnato dal Marina d’Arechi – ovvero quello del direttore dello Sportello unico del Comune di Salerno con cui, lo scorso 30 giugno, era stato disposto «il diniego e formale divieto di prosecuzione dell’attività di stabilimento balneare e della connessa attività di somministrazione di alimenti e bevande» – in base alla necessità di salvaguardare i termini a difesa invocati dalla società Marina d’Arechi s.p.a. nonché la possibilità per la parte ricorrente di proporre motivi aggiunti. Inoltre, i giudici hanno preso in considerazione – si legge nell’ordinanza «il carattere prevalente, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, di quello di cui è portatrice la parte ricorrente, la quale risulta aver già iniziato l’attività oggetto dell’impugnato provvedimento inibitorio». Nelle more, comunque, il Marina d’Arechi non potrà realizzare nessun’altra opera rispetto a quelle già esistenti e la stessa concessione di misura cautelare cesserà in concomitanza con la chiusura della stagione balneare, con il conseguente obbligo di rimozione integrale delle opere realizzate e di acquisizione di idoneo titolo abilitativo in occasione delle stagioni successive. L’autorizzazione a realizzare un lido balneare su un arenile spuntato fuori per la mancata realizzazione delle opere a terra del porto turistico Marina d’Arechi era stata rilasciata dal Comune di Salerno alla fine dello scorso mese di maggio. Dopo un mese, però, il passo indietro da parte degli uffici di Palazzo di Città alla luce della sussistenza di un precedente procedimento mirato al rilascio di un provvedimento unico alla stessa Marina d’Arechi spa per l’installazione di strutture e attrezzature per uno stabilimento balneare. A tutto ciò si aggiunge anche il preavviso di diniego alla realizzazione del lido espresso dalla Soprintendenza di Salerno, diretta da Francesca Casule. L’ente, infatti, bocciò il progetto ritenendolo assolutamente incompatibile e frutto di una forzatura, puntando anche il dito contro la Commissione locale per il paesaggio del Comune di Salerno, rea di aver rilasciato un parere favorevole poco motivato. Sulla vicenda hanno richiesto l’accesso agli atti le associazioni Italia Nostra e Figli delle chiancarelle mentre la commissione consiliare Trasparenza, presieduta da Antonio Cammarota, ha affrontato più volte la questione chiedendo, nell’ultima seduta, che se proprio spiaggia deve essere, è bene che sia aperta a tutti e non esclusivamente ai fruitori del porto.
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